martedì 3 febbraio 2009

PRIMA RICETTA DELLA MIA NUOVA VITA...ORZO PERLATO IN FANTASIA DI FUNGHI

La vita è mutevole e come tale ti pone spesso di fronte a delle difficoltà, spesso mi è capitato di doverne affrontare ed ultimamente la mia vita è nuovamente cambiata… nuove consuetudini, nuove consapevolezze e nuovi sapori… le mie abitudini alimentari sono dovute variare, non ero molto contenta di ciò, ma oggi posso dire che la cosa non mi dispiace affatto, certo avrei voluto fosse una scelta personale e non obbligata, un bel piatto di pasta e il mio tè verde mi mancano ma i nuovi sapori scoperti e una nuova consapevolezza mi bastano per gradire.
Oggi vi presento la prima ricetta della mia nuova dieta, ho sempre avuto una passione per i cereali ma una volta prepararli era una rarità da tre mesi a questa parte una consuetudine, così come l’uso della pentola a pressione che prima era proscritto alla cottura dei legumi ed attualmente la utilizzo per tutto, quindi da oggi tra le etichette troverete anche le voci pentola a pressione e cereali… ma ora passiamo alla ricetta che è tratta da un libro della Giunti “Pentola a Pressione” , non ho rispettato la ricetta alla lettera ma per correttezza vi riporto la versione integrale e annoterò le mie variazioni...


INGREDIENTI
150g di orzo perlato
1 cipolla
2 spicchi d’aglio
1 costa di sedano
1 cucchiaino di maggiorana
½ cucchiaino di coriandolo in polvere
400g di funghi coltivati
2 dl di vino bianco secco
1 patata a polpa farinosa
Prezzemolo
4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
Pepe e sale

PREPARAZIONE
Lavate e lasciate in ammollo l’orzo in acqua fredda per circa 12 ore, poi scolatelo e conservate l’acqua dell’ammollo. Lavate e pulite i funghi che andranno tagliati a fettine. Tritate la cipolla e l’aglio, mondate il sedano e tagliatelo a pezzetti; scaldate due cucchiai di olio nella pentola a pressione aperta e fatevi rosolare il trito di odori con la maggiorana e il coriandolo; quando la cipolla inizia a prendere colore, bagnate con ½ bicchiere di acqua fredda. Aggiungete l’orzo e fatelo tostare a fiamma vivace, mescolando perché non si attacchi al fondo della pentola; aggiungete i funghi, bagnate con il vino e lasciatelo evaporare a fuoco moderato. Frattanto sbucciate la patata e tagliatela a cubetti. Unitela all’orzo, aggiungete l’acqua dell’ammollo tenendo conto che sarà necessario 1l e ¼ di liquido, salate e chiudete la pentola a pressione. Quando la valvola inizia a soffiare, riducete la fiamma e calcolate 25 minuti di cottura , trascorsi i quali lasciate sfiatare la pentola e apritela. Lavate il prezzemolo, tritatelo e aggiungetelo insieme ai due cucchiai di olio che vi sono rimasti. Spolverate di pepe macinato e servite caldo.

NOTE: Non ho utilizzato coriandolo e pepe ed ho bypassato il soffritto mettendo insieme gli odori e l’acqua. Ho aggiunto l’olio solo a cottura ultimata.

Vi lascio con le parole di Pablo Neruda e i miei propositi per il nuovo anno su invito di un riccio e un papero ed altre amiche che però non abbiatene a male devo ricercare... presto inserirò anche voi se nel frattempo vi trovate da queste parti urlatemi il vostro invito ;-)
1 impegnare tutta me stessa nella realizzazione del mio desiderio più grande
2 rispettare la mia salute e mantenerla il più a lungo possibile
3 fare un meraviglioso ed indimenticabile viaggio
4 curare di più i miei hobby
5 provare ad andare avanti senza guardare al passato
6 dedicare più tempo a me stessa da ogni punto di vista
7 recuperare le persone che sono state importanti nel mio passato
8 riuscire a perdonare
ODE ALLA VITA
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti,chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'erroree ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza,per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vitadi fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta la musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,chi non si lascia aiutare, chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortunao della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggioredel semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimentodi una splendida felicità.
Pablo Neruda

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